mercoledì 25 novembre 2009

Fra le antiche mura di Todi: raffinate architetture e panorami incantevoli nel cuore dell'Umbria

Dalla campagna alla città
Situata su un’altura a dominio della media valle del Fiume Tevere, non lontana da Perugia ma in posizione solitaria tra dolci e ondulate colline, Todi conserva ancora piuttosto integro il rapporto con il suo paesaggio agricolo tradizionale, tra i più ameni e caratteristici dell'Umbria. Nata da antichi insediamenti umbri ed etruschi, e successivamente occupata dai Romani, la cittadina ebbe il suo periodo di massimo splendore tra il XIII e il XIV secolo, quando fu avviato un consistente sviluppo urbano. Così Todi, che fino ad allora era stata un piccolo centro artigiano e commerciale, si espanse lungo gli assi delle maggiori arterie del tempo, ossia la Via Amerina e l’Orvietana. Dei quattro borghi originari che la costituivano, sono rimasti il Borgo di Porta Fratta, il Borgo Ulpiano e il Borgonuovo, compresi nella cinta muraria del Duecento. Nella città nacque il poeta Iacopo de’ Benedetti, meglio noto come Jacopone da Todi, al quale nel XIX secolo sono stati dedicati il Teatro e la Piazza omonimi: la figura del grande poeta delle “Laudi” si rispecchia ancor oggi nella vita tuderte, non a caso interessata da numerosi eventi a carattere culturale ed artistico che attirano folle di turisti.
Piazza del Popolo e i suoi monumenti
Il centro storico di Todi, che mantiene un aspetto nettamente medievale soprattutto nella zona alta, regala molte soprese al visitatore. Fra strade, rampe, vicoli e gradinate, tra caseggiati e palazzi nobiliari, si aprono di colpo ampi spazi ove prospettano monumenti talvolta grandiosi: ne è il maggiore esempio la scenografica Piazza del Popolo, sorta ove un tempo era il Foro romano e sopraelevata rispetto al resto dell’abitato. La piazza, che si presenta come un grande rettangolo al quale confluiscono tutti i borghi, è sicuramente una delle realizzazioni più evolute dell'urbanistica medievale umbra. Qui, dal posizionamento degli edifici, si legge chiaramente la contrapposizione dei poteri della città comunale: da una parte il Duomo, affiancato dal Palazzo Vescovile, e dall’altro il Palazzo del Capitano del Popolo e il Palazzo del Popolo. Quest'ultimo (detto anche Palazzo del Comune) è tra i più antichi edifici pubblici italiani e fu costruito inizialmente in stile longobardo ma poi ampliato nel Duecento: presenta un porticato al pianterreno ed una corona di merli in alto, due ordini di polifore e una torre campanaria del ‘500. Unito a questo da un’ampia scalinata e risalente alla fine del XIII secolo è invece il Palazzo del Capitano: con importante facciata gotica, aperta da trifore finemente decorate e cuspidate al primo piano, e trifore con arco a tutto sesto al secondo, è anch’esso porticato al pianterreno con pilastro centrale; al primo piano si trova la Sala del Capitano, con frammenti di affreschi del XIV secolo, di fronte è il Salone del Consiglio Generale del Palazzo del Popolo. All’ultimo piano di entrambi i palazzi è il Museo Pinacoteca. Collocato in posizione opposta alla Cattedrale è quindi il Palazzo dei Priori che, fondato in stile gotico, subì vari ampliamenti durante il Trecento ed il Cinquecento: ai primi rifacimenti si devono la massiccia torre trapezoidale e un’aquila tuderte in bronzo, mentre su commissione di Papa Leone X vennero realizzate le finestre in stile rinascimentale. A lato sinistro del palazzo è Piazza Garibaldi, che offre un bell’affaccio sulla Valle del Tevere ed ospita il cinquecentesco Palazzo Atti (al suo interno varie opere d'arte). A dominio della splendida Piazza del Popolo, e posta sopra un’alta gradinata quasi a simboleggiare, al tempo della sua edificazione, la predominanza del potere vescovile, è il Duomo di Maria SS. Annunziata, insigne di architettura sacra tardo-romanica e gotica. Iniziata intorno al XI secolo e terminata nel XIV secolo, si innalza su un’ampia scalinata e presenta nella facciata una commistione tra lo stile romanico e quello gotico. È aperta da tre portali, sormontati a loro volta da rosoni, e sul fianco destro si innalza un austero campanile del Duecento. L’interno è diviso in tre navate, con una quarta più piccola aggiunta nel Trecento: nella controfacciata si ammira un affresco tardo-cinquecento raffigurante il Giudizio Universale ed un Crocifisso ligneo del Settecento; la navata destra, con volte gotiche poggianti su colonne a pianta ottagonale, si apre sulla “navatina”; in fondo, sopra l’altare, è un Crocifisso ligneo dipinto su tavola del Duecento di scuola umbra e nell’abside un coro ligneo del XVI secolo; riccamente decorata è la Cappella Cesi, con decorazioni a stucco e affresco sulla volta; dalla navata sinistra si accede infine alla cripta, con volte a crociera trecentesche. A lato del Duomo è infine il Palazzo Vescovile con portale del Vignola, mentre occupano posizioni di rilievo i Palazzi dei Cesi, potente famiglia di Todi durante i secoli XV e XVI.
Altri gioielli d'arte
Proseguendo oltre la Piazza si raggiunge Piazza Umberto I, ove si staglia la mole del Tempio di San Fortunato, che, elevato su un’irta scalinata, tende quasi a sopraffare lo stesso Duomo nel paesaggio urbano. Edificata tra il XII e il XV secolo su un preesistente edificio, la chiesa è caratterizzata dalla facciata incompiuta ma anche dal magnifico portale quattrocentesco, con arco a sesto acuto e riccamente decorato con colonnine tortili e sculture rappresentanti personaggi del Vecchio e del Nuovo Testamento, San Francesco e San Fortunato e tredici santi; fiancheggiano il portale due piccole edicole gotiche con sculture della Vergine Annunziata e l’Arcangelo Gabriele. L’interno, molto severo, è composto da tre alte navate a crociera in stile gotico, mentre nella cripta giacciono le spoglie di Jacopone da Todi; da non perdere la lunga e ripida salita all'altissima torre campanaria cuspidata di San Fortunato, ripagata da un panorama meraviglioso sui tetti della città e sulla Val Tiberina. Costeggiando l’Ex Convento, dove sono osservabili le antiche mura cittadine, e che conserva nel chiostro avanzi di affreschi trecenteschi, si giunge al Piazzale IV Novembre, grazioso parco che ospita i resti della trecentesca Rocca e da cui si ha l'ennesima magnifica vista sulla sottostante vallata, che appare come una sorta di dipinto rinascimentale; discendendo da qui attraverso i viali sottostanti, uno dei quartieri meglio conservati della cittadina dà l’accesso a Piazzale Jacopone. Imboccata poi nuovamente la via direttrice dalla Piazza del Popolo si attraversa la «Rua», la via degli speziali medievali, ed un ripido lastricato ci porta sino a Fonte Rua dove più in basso è Porta Marzia, un elegante arco medievale per il quale sono stati utilizzati blocchi romani; oltre è la via del Mercato Vecchio, caratterizzata dai cosiddetti Nicchioni romani, un’imponente sostruzione realizzata alla fine dell’età repubblicana. Se si prosegue lungo Via della Piana s’incontrano prima l’austera Chiesa di San Carlo, eretta in stile romanico, e più avanti la Fonte Scannabecco: lungo la stessa via - dove era ubicato il Teatro Romano, del quale restano pochi frammenti - si notano eleganti case medievaleggianti.
La Chiesa di Santa Maria della Consolazione
Sarebbero da menzionare numerosi altri edifici storici religiosi e civili, ma lasciamo la facoltà al visitatore di scoprirli da sé, facendo eccezione solo per un ultimo, ossia per la maestosa Chiesa di Santa Maria della Consolazione, uno dei monumenti più rappresentativi della ricchezza artistico-culturale della quieta cittadina umbra. Essa si colloca in posizione isolata rispetto al resto dell’apparato urbano, al margine sud-occidentale della cinta muraria duecentesca, posizione che le dona una rilevanza maggiore. La sua edificazione, durata esattamente un secolo, fu iniziata nei primi del ‘500 e terminata agli albori del Seicento, per celebrare il culto della Madonna della Consolazione; il progetto è stato sempre attribuito al Bramante, ma alcuni documenti indicherebbero altri maestri come suoi artefici, tra i quali il Vignola ed Ippolito Scalza. Il tempio, che rende Todi inconfondibile sin da lontano, stupisce per grazia e maestà: a croce greca con quattro absidi, tre poligonali ed una semicircolare con grande cupola centrale, ognuna di esse ha due ordini di pilastri e belle finestre di fine Cinquecento. Nella facciata si aprono tre portali, uno barocco, un altro settecentesco ed un ultimo ottocentesco, mentre gli interni, ampi e luminosi, semplici ma regali, presentano ricche decorazioni: nelle dodici nicchie delle prime tre absidi si ammirano gli Apostoli della scuola dello Scalza; sull’altare maggiore si trova infine il quattrocentesco affresco della Madonna della Consolazione, che diede origine alla chiesa.
APPUNTI DI VIAGGIO
Come arrivare:

Da Roma: Autostrada del Sole (A1), Firenze-Roma, uscita Valdichiana, proseguire per Perugia-Terni (E45) uscita Todi; oppure uscita Orvieto, e proseguire per Todi (SS448) .
Da Firenze: Autostrada del Sole (A1), Roma-Firenze, uscita Orte, proseguire per Terni-Perugia-Cesena(E45), uscita Todi.
Eventi:
Sentieri d’arte e di mense (giugno-dicembre)
Mercatino dell'antiquariato (ogni seconda domenica del mese)
Umbria music fest (25 agosto-16 settembre)
Palio dei Somari (fine agosto, 0758943395)
Todinotte (agosto)
Todi arte festival (14-23 luglio)
Rassegna antiquaria d’Italia (marzo-aprile)
Link:

Nessun commento:

Posta un commento