mercoledì 9 settembre 2009

San Gimignano, sogno di Medioevo fra i vigneti del Chianti

Torri e potere nell'Età Comunale
Situata nell'ubertosa Val d’Elsa, fra vigne ed uliveti, San Gimignano è una delle cittadine d’epoca comunale più affascinanti della Toscana e d’Italia. Di origine ancora oscura ma sicuramente etrusca, se ne hanno notizie soltanto a partire dal X secolo d. C., quale borgo situato sul tratto tra Pisa e Siena della Via Francigena. Il nome della città deriverebbe da un misterioso vescovo modenese che qui visse nel IV secolo, e al quale sono legati racconti popolari di eventi miracolosi ed una macabra leggenda alto-medievale. Straordinario il centro storico, rimasto pressoché inalterato nei secoli e caratterizzato da case-torri ed eleganti edifici. San Gimignano è infatti celebre per lo scenografico effetto dato dall’insieme delle sue numerose e possenti torri, che raccontano eloquentemente la movimentata storia dei suoi abitanti: furono costruite per motivi difensivi dalle maggiori famiglie del luogo, spesso divise da guerre fratricide per la supremazia sul paese. Le torri, del resto, rappresentavano lo status sociale dei loro proprietari: la loro altezza era proporzionale al potere della famiglia, e quando una casata veniva sconfitta, la sua torre veniva mozzata (o "capitozzata").
Benvenuti nel Medioevo
Appena varcata la duecentesca Porta San Giovanni, con arco ribassato di tipo senese, che costituisce l’ingresso principale al cuore della cittadina, il visitatore si trova immediatamente immerso in una rarefatta atmosfera medievale. Dapprima si percorre in salita la stretta Via San Giovanni, spina dell’omonima contrada (che ricalca, con Via San Matteo, il tragitto della Via Francigena), ove gli alti e austeri edifici che la bordano paiono quasi “proteggerla”. Oltrepassato poi l’Arco dei Becci, si sfocia sulla spettacolare Piazza della Cisterna, che, assieme alla vicina Piazza del Duomo, costituisce il fulcro urbanistico di San Gimignano. Di forma triangolare, ospita una bella Cisterna, costruita nel XIII secolo, e vi si affacciano magnifici palazzetti due-trecenteschi, tra cui vanno citati almeno la Casa Silvestrini, il Palazzo dei Cortesi con la cosiddetta Torre del Diavolo e il Palazzo Tortoli-Treccani con la Torre Mozza, mentre sul lato occidentale spiccano le due gemelle Torri degli Ardinghelli.
Il Duomo di Santa Maria Assunta
Da Piazza della Cisterna un passaggio ad angolo conduce all’altrettanto suggestiva Piazza del Duomo, ove l’atmosfera si tinge dei colori delle antiche fiabe e non si può non rimanere incantati. Qui sono situati gli edifici civili e religiosi più improntanti della cittadina, fra cui spicca la Collegiata (o Duomo) dell’Assunta, che domina, dall’alto di un’ampia scalinata, il lato occidentale della piazza. Edificato nell’XI secolo in stile romanico, il complesso sacro subì una prima ristrutturazione nel 1239, ed un ampliamento nel 1460 ad opera di Giuliano da Maiano. La facciata (il cui orientamento fu capovolto durante le modifiche duecentesche) ha aspetto austero e privo d’ornamenti, quasi in contrasto con lo sfarzo degli edifici vicini. L’interno, a tre navate, è invece caratterizzato da numerosi affreschi e importanti dipinti: lungo le pareti della navata sinistra si ammira un ciclo trecentesco, realizzato da Bartolo di Fredi, che descrive il Vecchio Testamento; sulla controfacciata sono il suggestivo Giudizio Universale di Taddeo di Bartolo, sempre trecentesco, e al di sotto un affresco di Benozzo Bozzoli che rappresenta il Martirio di San Sebastiano; nella parete della navata destra si trova poi la raffigurazione del Nuovo Testamento, eseguita negli anni Trenta del XIV secolo dai fratelli Lippo e Federico Memmi; infine, l’adiacente Cappella di Santa Fina, opera di Giuliano e Benedetto da Maiano, costituisce un notevole esempio del Rinascimento toscano, con magnifici affreschi quattrocenteschi del Ghirlandaio.
Il Palazzo del Popolo e i panorami della Torre Grossa
Sempre su Piazza del Duomo prospettano poi il Palazzo del Podestà, con l’alta Torre Rognosa (52 metri), le due gemelle Torri Salvucci e lo splendido Palazzo del Popolo. Sede del Comune e del Museo Civico, il Palazzo del Popolo (chiamato anche Palazzo Nuovo del Podestà) venne costruito alla fine del Duecento ed ampliato nel secolo successivo. La facciata si mostra coronata da merli guelfi ed aperta da eleganti finestre ad archi ribassati. All’interno spicca innanzitutto la cosiddetta Sala di Dante, affrescata dal Memmi, dal Fredi, dal Gozzoli e dall’Azzo, che custodisce la memoria del passaggio del “sommo poeta” come diplomatico. Degne di nota sono anche la Sala delle Adunanze Segrete, la Sala della Torre e la Sala della Trinità, mentre nella Pinacoteca si conservano dipinti di scuola senese e fiorentina. Sulla destra della sua facciata del Palazzo si erge infine la maestosa Torre Grossa, alta 54 metri, dalla cui sommità della Torre Grossa si gode un magnifico panorama in tutte le direzioni, sia sull’antico abitato con i suoi tetti e le sue torri, sia sull'incantevole campagna circostante.
Altri splendori
Accanto alle Torri Salvucci è il passaggio per la pittoresca Via San Matteo, sulla quale prospettano altri edifici risalenti ai secoli XIII e XIV: tra essi ricordiamo il Palazzo della Cancelleria, la Casa-torre Pesciolini e la romanica Chiesa di San Bartolo. Dalla Porta San Matteo una deviazione conduce invece alla Piazza Sant’Agostino, in cui si trovano la Chiesa di Sant’Agostino, eretta nel Duecento e ricca di opere d’arte, e, poco distante, la piccola romanica Chiesa di San Pietro. Altre mete interessanti sono la Chiesetta di San Jacopo, che conserva tracce della presenza dei Templari, le antiche fonti, poco esterne all’abitato e risalenti a varie epoche, e le rovine della trecentesca Rocca di Montestaffoli, da cui si gode di un bel panorama sulle torri e sul borgo di San Gimignano.
Non solo arte...
San Gimignano è uno dei luoghi d'elezione del turismo enogastronomico in Italia: immersa nel verde del Chianti e non lontana dalla Valdorcia, la cittadina risente felicemente di straordinarie tradizioni culinarie ed enologiche. Nei pittoreschi (e talvolta elegantissimi) ristoranti del centro storico, spesso ricavati da antichi ambienti con travi in legno e pietra a vista, è possibile gustare tutti i piatti tipici locali, fra cui..... Ottimo ovviamente il vino della zona,...
APPUNTI DI VIAGGIO
Come arrivare:

da Nord: percorrere l’autostrada A1, Milano-Roma, direzione Sud, uscita Firenze Certosa poi raccordo autostradale Firenze-Siena in direzione Siena con uscita Poggibonsi Nord, infine seguire le indicazioni per San Gimignano. Da Sud: percorrere l’autostrada A1, Roma-Milano, uscita Valdichiana, indicazioni per Siena, poi raccordo autostradale Siena-Firenze, direzione Firenze e uscire a Poggibonsi Nord; infine seguire le indicazioni per San Gimignano.
Eventi:
- Ferie delle messi (terzo sabato e domenica di giugno)
- Accademia dei Leggieri - concerti di musica classica (estate)
- Film Festival (estate)
- Festa di Santa Fina (agosto)
- Festa del Vescovo Gimignano (31 gennaio)
Link:

www.sangimignano.com

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