lunedì 7 settembre 2009

Dalla Selva del Lamone, alle “città di tufo” e a Saturnia: nella Maremma segreta

Emozioni fuori porta
Una vacanza indimenticabile ed emozionante, fuori dal turismo di massa e senza allontanarsi troppo da casa? Fra le province di Viterbo e Grosseto è un angolo di Maremma segreto ed affascinante che unisce cultura, relax e natura. Dalla campagna alla collina, dai parchi naturali alle terme, non lontani dal lago e dal mare e fra splendidi borghi sospesi nel tempo, la Maremma interna è perfetta per un lungo soggiorno all’insegna del totale plein air, o anche per un semplice week-end fuori porta lungo strade tranquille e solitarie.
Dalla Selva del Lamone a Pitigliano
Si parte da Farnese, piccolo borgo a poca distanza dall'incantevole Lago di Bolsena (dove un bagno è d'obbligo) e che fu usato come set per il Pinocchio di Comencini. Nel suo territorio è situata la Riserva Naturale della Selva Lamone, a tutela di una selvaggia foresta di pianura caratterizzata da una miriade di pietre vulcaniche sparse nel sottobosco o ammassate a formare delle vere e proprie collinette (le “murge”) e dalla facilità di perdere l'orientamento; inoltre, nei pressi della misteriosa Selva, sino all'Ottocento covo di briganti (fra i quali il celebre Tiburzi), giacciono immerse in un silenzio surreale le rovine seicentesche della "città fantasma" di Castro, che meritano una deviazione. L'itinerario riprende nella splendida campagna della Tuscia, oltrepassando il confine toscano e conducendoci in breve a Pitigliano, che appare all'improvviso scenograficamente allungato sul suo sperone tufaceo. Straordinario l'interesse della cittadina, sia per la ricchezza dei siti archeologici etruschi sparsi nei dintorni (da non perdere le pittoresche “Vie Cave”), sia per la suggestione dello stesso accogliente centro storico, con i suoi monumenti, il ghetto ebraico, le caratteristiche botteghe e i tanti locali adatti per una bella sosta enogastronomica.
Sorano e Sovana
Ci si dirige verso Sorano, attraverso un paesaggio via via più selvatico e romantico, fra boschi, prati e rupi rossastre. Il borgo di Sorano è uno dei più belli della Maremma e la sua maggiore decadenza rispetto a Pitigliano vi aggiunge un fascino particolare: i turisti sono pochi e l'atmosfera più raccolta, ma la visita del paese, dominato dall'imponente mole del Masso Leopoldino, non vi deluderà; fantastici i panorami sulle valli circostanti, mosse da canyon ed altopiani ove si alternano campi coltivati ed impenetrabili foreste di macchia mediterranea. Si riprende ora l'auto, continuando ad assaporare - sempre on the road - il fascino di questi paesaggi incontaminati e dai larghi orizzonti. Arriviamo quindi al minuscolo villaggio di Sovana, vero gioiello medievale, ove la modernità con i suoi quotidiani orrori non è mai entrata: la visita potrebbe sembrare breve, ma in uno spazio così modesto scopriamo una tale sorprendente concentrazione di edifici d'interesse artistico ed architettonico che invita ad assaporare con calma questo delizioso paesino.
Un bagno alle Terme di Saturnia
Lasciamo a malincuore Sovana (che assieme a Pitigliano e Sorano forma il
Parco Archeologico delle Città del Tufo) e proseguiamo alla volta di Saturnia, risalendo la magnifica Valle del Fiora, una delle più belle ed intatte d’Italia. Fra curve estenuanti ma panoramicissime, l’attesa sarà ripagata dal raggiungimento della meta finale del nostro itinerario: le Terme di Saturnia. Il complesso prende il nome dal vicino centro medievale arroccato su un colle, e si suddivide in una struttura privata a pagamento e in una zona d’accesso gratuito, formata da piscine e cascate naturali che sgorgano ai piedi di un antico mulino abbandonato. Lo spettacolo è eccezionale ed il bagno davvero rigenerante: epilogo perfetto per questo piccolo viaggio alla scoperta di una porzione così meravigliosa del nostro Paese.
APPUNTI DI VIAGGIO
Come arrivare:
Seguire la Via Cassia (SS2) e poi le varie indicazioni per le diverse località; oppure seguire la Via Aurelia (SS1) e uscire a Montalto di Castro, seguendo poi le indicazioni per Canino e infine per Farnese, dove inizia l’itinerario. Per chi proviene da Nord è invece possibile uscire prima per Saturnia e poi effettuare il percorso al contrario fino a Farnese.
Links:

www.parcodeglietruschi.it

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